mercoledì, febbraio 01, 2006

11/9 Attacco al Pentagono: tutto vero?

Ciao a tutti, volevamo farvi vedere questo articolo (naturalmente se non ne siete già a conoscenza) che, nonostante lo scetticismo iniziale, ci ha spinto a riflettere!!!
Sarà vero? Noi non ce la sentiamo di prendere una posizione, e questo che vi pubblichiamo è preso da http://www.luogocomune.net/ anche se la rete è piena di altri siti che ne parlano.
Vi mostriamo il particolare che più fa discutere, cioè l’impossibilità che sia stato un aereo tipo Boeing 757 a colpire il Pentagono come invece vogliono farci credere, ma qualcosa di molto più piccolo e manovrabile, tipo missile o caccia.
La totale mancanza dei rottami dell'aereo fra le macerie del Pentagono è l'argomento centrale dell'accusa, e chiunque voglia ridurre la discussione ad un solo argomento valido, deve certo confrontarsi con questo.

QUESTA E' L'IMMAGINE CHE PIU' O MENO TUTTI RICORDIAMO:
Così si presentava la facciata del Pentagono, all’alba del 12 Settembre.

In realtà, ecco le misure effettive del Boeing 757: l'apertura alare è di circa 38 metri, la ali di coda superano i 15 metri di larghezza, e la pinna verticale misura circa 14 metri da terra. L'aereo pesa, a pieno carico, circa 100 tonnellate.
Utilizzando come riferimento il modello di autopompa accanto alla parete (nella foto sotto), che è lungo 12 metri, hanno potuto costruire un'unità di misura approssimativa, per misurare in qualche modo la larghezza della sezione crollata. Risultano circa 20 metri - uno più uno meno - e cioè la metà circa dell'apertura alare del 757.

Nonostante ai lati della sezione crollata il piano terra risulti danneggiato, le colonne di supporto sono quasi tutte in piedi, ed è quindi molto difficile immaginare come le ali del Boeing abbiano potuto scomparire in uno spazio così ristretto, insieme a fusoliera, motori, coda e tutto. Ecco un modello "casalingo", ma proporzionato, sovrapposto alla zona d'impatto (in realtà l'angolo di impatto è stato di circa 45° da destra, il che dovrebbe aumentare ancora la larghezza della zona colpita).
Invece, prima che la parete crollasse, NON c’era la presenza di un buco così grosso da far pensare che ci fosse passato un Boeing.

Fino al Settembre 2002, non era mai esistita una versione ufficiale riguardo a cosa fosse avvenuto di preciso al Pentagono, anche perchè le scatole nere "non sono mai state trovate". A quel punto però, probabilmente preoccupate dal fatto che i dubbi si stavano allargando a macchia d'olio in Internet, le autorità hanno deciso di offrire la loro risposta ufficiale anche a questo quesito. Allo scopo, è stata commissionata alla prestigiosa Purdue University dell'Indiana una sofisticata simulazione al calcolatore dello schianto, in cui la tesi della "polverizzazione" (che cominciava a vacillare seriamente) è stata completamente smentita, per fare posto ad una teoria completamente diversa. Come detto all'inizio la rete è piena di siti che parlano dell'argomento, siamo curiosi di sapere cosa ne pensate. Un altro sito che ne parla è questo.
Antonio G. & Francesco S.